Big Bang

Produzione: Ass.Cult. Kinesis Danza, Florence Dance Festival, Archetipo-Progetto di residenza coreografica presso il Teatro Comunale dell’Antella

Concept, Regia e coreografia: Angelo Egarese

Musiche: A.A.V.V.

Light designer: Laura De Bernardis

Costumi:  Costumeria Kinesis CDC

Scenografie: Saul Rescigno

Foto: Alessandro Botticelli

Video Maker: Caterina Ciabatti

Abstract

L’essere umano è dotato di un meccanismo mentale infinito e complesso. Nel momento in cui si ferma, mentre il mondo continua a girare freneticamente, si ritrova in un vortice di pensieri e supposizioni che fanno cadere certezze costruite sulle basi di modelli imposti dalla società.
Un lavoro creato per parlare proprio della società in cui viviamo e degli stereotipi che ci trasmette ogni giorno:

“Ciò che ci tiene legati a questo piano terrestre deriva da qualcosa di astratto che non riusciamo a visualizzare, a concretizzare nelle nostre mani. Si materializza a noi in modo invisibile, ma si fa sentire più di

tante altre cose. La nostra perpendicolarità è data dall’interazione con qualcosa che possiamo solo avvertire in maniera sensoriale e che può scomparire in assenza di suolo.
 La voglia di partire da un ipotetico Big Bang, passando da una fuga surreale, sino ad arrivare a una consapevolezza del mondo in cui viviamo;

Chiudo gli occhi, respiro a pieno e provo a percepire.

Vedo tre frammenti : Corpo, Essenza e Personalità.
Il Corpo rappresenta le mie funzioni fisiche.

L’Essenza è, per così dire, la mia parte naturale con cui sono nato.
 La Personalità, invece, è tutto quello di artificiale che ho imparato e visto.

È detto che l’Essenza è la parte che è in grado di evolvere.
E se le nostre certezze venissero a mancare, se il nostro mondo si riducesse a uno spazio ridotto, se rimanessimo da soli?

Voglio un nuovo BIG BANG”

NdA di Angelo Egarese
Il progetto “BIG BANG” nasce da uno studio personale sulla Quarta via, un sistema attraverso il quale si può raggiungere un reale e completo sviluppo dell’essere umano, introdotto in occidente da George Gurdjieff.
Il lavoro teatrale e coreografico si basa sul concetto dell’uso equilibrato di tutte le funzioni attraverso il loro sviluppo simultaneo, riferendosi agli studi di Gurdjieff sul luogo e il ruolo dell’essere umano nell’universo, e alle sue possibilità di sviluppo interiore, e alla sua idea di dividerlo in tre parti indipendenti: 
 Corpo,Essenza,e Personalità.
La sfida personale dell’autore e degli interpreti è di arrivare a racchiudere in un piccolo spazio, un intero mondo in cui la solitudine è la padrona di casa, creando dei limiti di spazio, cercando di non cadere nel banale.

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